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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Sui... ragazzi di Rio Marina
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di Linda Del Bono
Se ti capita di incontrare i ragazzi di Rio Marina al porto di Portoferraio è sicuramente mattina presto; salgono sul pullman alle 6:50 per recarsi a scuola ed arrivano a Portoferraio alle 7:40 con gli occhi ancora gonfi di sonno. Se ti capita di incontrare l'On. Bosi allo stesso porto sarà un fine settimana; egli sarà sulla sua auto blu ministeriale con due volanti della scorta davanti e una dietro.
Penserai che sia venuto all'Elba in vacanza ma niente di più sbagliato; egli è qui per fare il sindaco di Rio Marina. Potrai discettare sul fatto che la gente non sa proprio come godersi la vita e che non ha di meglio da fare e poi potrai riflettere sulla stranezza di un esponente del Governo nazionale che fa il sindaco part-time di un minuscolo comune elbano durante i week-end.
E già, perché l'On. Bosi è anche sottosegretario alla difesa e, approfittando di tale carica e per dar lustro al paese nel giugno 2002, anno II dell'era Berluscozoica, ha pensato bene di organizzare una bella manifestazione militarista con tanto di sbarco di truppe scelte sulla spiaggetta di Rio Marina e benedizione di cannone incorporata: una cosuccia di ottimo gusto e decisamente opportuna visti i tempi che corrono.
Afghanistan, Palestina, Israele, Kashmir; a qualcuno potrebbe sfiorare la mente che con l'equivalente del carburante utilizzato da uno dei mezzi da sbarco impiegati per l'esibizione a Rio Marina-Militare , si sarebbe potuto vaccinare un intero villaggio in Africa o aiutare a sfamare i popoli vittime della Guerra Santa (Santa per chi?).
Dobbiamo invece gioire per le mirabolanti missioni "umanitarie" in cui sono o sono stati impegnati i militi inviati dal nostro governo con tanto di bombe intelligenti, ma così intelligenti da essere capaci di uccidere un talebano e cento civili, centrare un treno passeggeri in Serbia o colpire un ambulanza della croce rossa in Afghanistan.
E guai a turbare la festa come ha fatto quel bimbo di Rio, forse uno di quelli che ha gli occhi gonfi la mattina, che ha tentato di aprire uno striscione contro la guerra e che si è trovato denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità, a Rio, dove anche i gatti hanno un nome.
A questo punto sorgono spontanee tre domande: da quando è stato abolito l'art.21 della Costituzione Italiana che garantisce la libertà di opinione e di manifestazione del pensiero? Ha per caso fatto la fine dell'art. 11 della Costituzione Italiana che dice che "L'Italia ripudia la guerra"? Lei, Onorevole Bosi, che ne pensa?
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