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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Più acqua, meno rifiuti, più salute
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"Più acqua, meno rifiuti, più salute", era questo il titolo della conferenza, promossa dalla Cgil elbana e regionale, tenutasi nei giorni scorsi nella sala della Provincia a Portoferraio. Un appuntamento importante sui servizi, che ha coinvolto le massime istituzioni (Provincia, Regione e Comunità Montana) e le categorie economiche su quei problemi di fondo dalla cui mancata e definitiva soluzione deriva la ventennale emergenza elbana su acqua, rifiuti e qualità della vita.
Comprensibile quindi l'amarezza di Marcello Bonistalli, responsabile del sindacato elbano, nel notare l'assenza , a qualsiasi livello, di metà dei Comuni dell'isola, tra i quali il più importante, Portoferraio. E la relazione ha ricordato le linee del possibile sviluppo dell'isola, capace di coniugare l'autonoma, e soprattutto coordinata, responsabilità degli Enti Locali elbani con l'integrazione dei servizi affrontabili solo in un ottica provinciale e regionale.
Soluzioni quindi semplici e di buon senso, apparentemente a portata di mano ma che non partono mai: conservazione delle acque superficiali, depurazione e recupero delle acque oggi gettate in mare con le condotte. E' stato anche detto no ai desalinizzatori costosi, inquinanti e non in grado di risolvere i problemi nei così detti "picchi". Per quanto riguarda invece i rifiuti, pare necessario l'avvio immediato di una raccolta differenziata "spinta", che sia in grado di ridurre del 30% la quantità di rifiuti che da trattare nell'impianto di Buraccio.
Sottolineata, sulla sanità, la necessità di tradurre la linea guida del Piano Sanitario Regionale (quella della "Società della Salute") in un concreto miglioramento della qualità dei servizi offerti. E' toccato al Sindaco di Rio Elba Catalina Schezzini ricordare, attraverso il racconto di un'esperienza personale, come ci sia ancora da fare su questo versante, oltre al fatto che da circa un anno non si riunisce la conferenza dei sindaci sulla sanità.
L'Associazione albergatori, ha puntato il dito invece contro le "mostruosità edificatorie" contenute nelle proposte dei Piani strutturali dei comuni elbani. Ben 600.000 metri cubi di nuove contruzioni si ipotizzano solo tra Porto Azzurro e Portoferraio. "Come si farà - ha chiesto il presidente degli Albergatori elbani Pacini - a garantire una adeguata distribuzione dell'acqua e lo smaltimento dei rifiuti?"
Roberto Martorella invece, per Impresa Futura (che raggruppa piccola e media impresa), ha ribadito la necessità di "fare dell'Elba un unico sistema economico condiviso", proponendo una commissione tecnica, anch'essa condivisa, e ricordandoo come sia rimasto lettera morta il protocollo siglato con la Regione Toscana nel '98.
Michelangelo Venturini, per la Faime, l' associazione che raggruppa, a livello europeo, le isole minori del Continente, ha aggiunto "ai condivisi tre punti del sindacato, la cultura e le tradizioni locali", mentre Sparnocchia della Faita-gestori campeggi, ha ribadito la fattibilità delle recenti loro proposte per risolvere l'emergenza idrica (il serbatoio sotterraneo ad anello del Monte Capanne).
Il presidente della Comunità Montana Mauro Febbo si è dimostrato ottimista sulla possibilità di superare l'emergenza idrica estiva con il lavoro svolto sui pozzi, richiamando la positività di un miglior rapporto con il Cigri e la Val di Cornia sul tema acqua. Concordi sulle proposte della CGIL gli interventi dell'assessore provinciale Marco Della Pina e di quello Regionale Enrico Rossi.
Il responsabile ambiente della Provincia ha auspicato, dopo il decennio di commissariamenti regionali, la presa in carico definitiva, da parte dell'Elba, dei sistemi di gestione dei rifiuti, così come ha auspicato l'adesione all'Ato 5 dell'acqua da parte dei cinque comuni dell'isola che, con il loro ricorso, ne hanno sinora bloccato l'attuazione.
Ribadita anche la presenza, nei prossimi piani di coordinamento provinciali, di uno stretto legame tra la disponibilità di acqua e la possibilità di nuove costruzioni: niente nuove case, insomma, se c'è il rischio che restino senz'acqua o mettano a rischio l'approvvigionamento di quelle esistenti.
Il responsabile sanità della Regione Toscana ha rivendicato l'importanza dei fondi regionali aggiuntivi per l'Elba e del servizio di elisoccorso, (chiedendo che venga presto individuato il luogo dove realizzare la piazzola di atterraggio), accennando alla possibilità di rivedere i protocolli con l'Elba sulla Sanità. Ricordata anche, sul problema qualità dei servizi ospedalieri, la possibilità (nel Piano sanitario regionale) di far ruotare sull'Elba, medici specialisti con esperienza acquisita nell'intera rete sanitaria toscana.
Ricordati infine da Rossi anche gli incentivi previsti dal Piano Regionale di Sviluppo per le forme consortili di Comuni; un modo indiretto, insomma di invitare ad una maggior concertazione. Intervenuti e concordi sull'impostazione di sviluppo che tenga conto delle risorse disponibili, i rappresentanti dei Verdi, di Rifondazione e dei Ds. Carlo Rizzoli
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