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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Cinghiali: basta con i sabotaggi alle trappole!
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Nel passato mese di Giugno, il Parco Nazionale ha ripreso gli interventi di controllo sulla popolazione del cinghiale, con iniziative indicate specificatamente dal Servizio Conservazione Natura del Ministero dell'Ambiente. Una risposta doverosa alle decine di denunce e alla gravità della situazione elbana, in linea con le deliberazioni assunte dal Consiglio direttivo dell'Ente e con l'operato delle passate stagioni.
In linea con quanto impone il comune senso civico, viste le distruzioni operate da animali che, recenti indagini genetiche, assicurano derivare da progenitori ibridati con maiali domestici e soggetti di origine centro europea e maremmana. A tal proposito, unitamente ad interventi di abbattimenti, è stata attivata la quarta campagna di cattura del cinghiale mediante trappolamento.
Le trappole sono distribuite su tutto il territorio elbano, a costituzione di una rete di prelievo per tamponare un'emergenza con la quale tutte le Amministrazioni elbane devono fare i conti. Il trappolamento ha consentito negli anni passati, di prelevare in media, annualmente, 300 capi dall'area protetta. Il prelievo è altamente selettivo poiché agisce sulle classi della popolazione che incidono maggiormente sulla crescita della popolazione medesima: le femmine ed gli animali giovani.
Certo è che, se con facilità gli animali vengono catturati, con altrettanta facilità è possibile interferire con questo complesso sistema. Proprio per questo, dal 1998 (primo anno di sperimentazione del sistema di trappolamento) ignoti, sistematicamente, si adoperano per ostacolare la buona riuscita del programma.
Non passa giorno infatti, che non venga registrato un danno diretto o indiretto alle strutture di cattura. Un'opera mirata, puntuale che ha visto e vede decine di trappole sabotate e danneggiate, tagliate, colpite con mazze, a volte rase al suolo. E non manca l'uso di sostanze tossiche e repellenti, che vengono disseminate nelle vicinanze delle strutture di cattura, per evitare che i cinghiali si avvicinino alle trappole.
Ben nove chiusini sono stati gravemente danneggiati nei primi 20 giorni di attività; molti animali sono stati liberati o sottratti (è un mistero) dalle trappole medesime. Tutto ciò si trasforma in uno spreco continuo di risorse e energie, a scapito dell'intera cittadinanza, la quale, infine, si ritrova con gli animali nei giardini, negli orti, frutteti e vigneti.
E' una lotta giornaliera che vede l'Ente con il Cfs-Cta in prima linea contro questi ignoti poco rispettosi del lavoro e della tranquillità altrui, irriverenti delle fatiche degli agricoltori e di coloro che dalla propria terra hanno piacere di ricavare qualche ortaggio o frutto di stagione. In questa campagna di contenimento, la Prefettura di Livorno, che ringraziamo per l'appoggio costante e continuo, ha garantito all'Ente la piena disponibilità delle Forze di Polizia, impegnate su tutti i fronti per la tutela del nostro territorio, compresa l'emergenza incendi.
Ma l'Ente confida anche nell'animo dei cittadini elbani, affinchè l'operato di pochi insani non comprometta uno dei beni più preziosi che gli isolani gelosamente custodiscono: la loro terra e la loro serenità.
Parco Nazionale Arcipelago Toscano
IL Vice Presidente
Boris Procchieschi)
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