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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Anziani a Portoferraio: quale futuro?
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Siamo preoccupati per gli anziani di Portoferraio. L'Amministrazione Comunale del capoluogo elbano è troppo impegnata nell'ordinaria gestione della stagione turistica. L'Amministrazione comunale di Portoferraio è troppo preoccupata di sanare i contrasti interni alla giunta e alla maggioranza. L'Amministrazione Comunale di Portoferraio è tutta presa dalle beghe sul regolamento urbanistico e sul porto di San Giovanni.
E agli anziani chi pensa? Certo, ci sono anziani ed anziani. Ci sono quelli autonomi e quelli non autosufficienti. Ci sono gli anziani soli e quelli circondati da familiari. Ci sono quelli ricchi e quelli poveri. Ma che ne è del programma elettorale del sindaco Ageno e della sua squadra? Niente centro per anziani, nessun luogo di incontro e di socializzazione, dove sia possibile avere informazioni ed intrattenimento. Non ci sono iniziative specifiche, neppure momenti di confronto e dialogo tra Amministrazione e persone anziane, o di ascolto dei loro rappresentanti.
Noi pensiamo che, accanto alle case di riposo e alle residenze sanitarie, si debba privilegiare l'assistenza domiciliare degli anziani: essa deve essere potenziata, attraverso progetti finalizzati del Comune, accanto ai servizi della Usl, con il coinvolgimento delle realtà che operano nel sociale. Inoltre, occorre monitorare costantemente la qualità e l'efficienza del servizio reso. Infine, non si è dato corso ad iniziative economicamente favorevoli agli anziani, come previsto dall'intesa tra comune e sindacati dei pensionati.
I cittadini vogliono risposte da chi governa la città. In questi giorni, la nostra preoccupazione aumenta di fronte alle "creative" scelte economiche del governo Berlusconi i cui costi si fanno pagare agli anziani, ai malati cronici e alle famiglie che li hanno in carico. In particolare, si vuole smantellare il servizio sanitario nazionale introducendo le mutue private (a pagamento).
Da un'indagine nazionale della Margherita risulta che le assicurazioni pongono condizioni costosissime o impraticabili per stipulare polizze sanitarie alle persone che superano i 65 anni di età. Risulta, addirittura, che prima di stipulare una polizza sanitaria viene richiesto all'anziano di precisare tutte le malattie preesistenti che verranno escluse dalla copertura assicurativa perché rappresentano un rischio. Ma ci chiediamo: ad una persona anziana, che presumibilmente ha accumulato una serie di piccole o grandi patologie, cosa resta di "sano" da assicurarsi?
Sul versante dei servizi socio assistenziali, inoltre, il ministero della Salute toglierà dalla gratuità i farmaci secondo criteri di costo-beneficio. L'anziano dovrà rinunciare alle cure in corso per passare a farmaci che costano meno ma che potranno essere meno efficaci e appropriati: se vuole gli stessi farmaci dovrà pagarseli (così, per esempio, gli ipertesi e i diabetici dovranno pagarsi di tasca propria i nuovi farmaci, quelli che, essendo dell'ultima generazione, sono più efficaci).
Nel prossimo settembre, in tutti i Comuni, si affolleranno le sale d'attesa degli assessori ai servizi sociali perché, grazie a queste scelte, le famiglie monoreddito o con due redditi da lavoro dipendente, ma con anziani e malati cronici a carico, saranno costrette a rivolgersi alla pubblica assistenza per pagarsi le cure.
Tutto questo non può tranquillizzare un sindaco che, anzi, dovrebbe impegnarsi a difendere i propri cittadini da queste scelte penalizzanti (come hanno denunciato molti altri comuni italiani anche dello stesso colore politico di Ageno e di Berlusconi). Oltre a decidere di occuparsi in modo serio e continuativo degli anziani, realizzando il suo stesso programma e, semmai, aprendolo a nuove iniziative.
La Margherita Portoferraio
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