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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Varata la legge a favore dei piccoli comuni
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Soldi a chi si trasferisce nei piccoli comuni, un'Ici agevolata per i residenti, incentivi per chi recupera il patrimonio edilizio. E poi regole molto più elastiche per gli esercizi commerciali (a partire dagli orari di apertura) che potranno trasformarsi in centri multiservizi: oltre al pane e al detersivo potranno infatti vendere servizi postali o bancari, assicurando un'entrata aggiuntiva che consenta loro di mantenere in vita l'attività.
E poi anche l'impegno del sistema televisivo di promuovere, anche con appositi programmi, le peculiarità storiche o enogastronomiche dei paesi e dei paesini italiani e un deciso investimento su internet, teso a mettere in rete i piccoli comuni e a pubblicizzare, attraverso uno specifico portale, i prodotti alimentari tipici e le attività tradizionali.
E' questo il modo in cui potranno cambiare i 5.828 piccoli comuni italiani, quelli con meno di 5.000 abitanti, grazie all'approvazione, avvenuta alla Camera nei giorni scorsi, della legge Realacci - Bocchino. La legge è stata fortemente voluta da Legambiente e, dopo un iter di poco più di due anni e un consenso parlamentare assolutamente bipartisan (all'approvazione a Montecitorio sono stati tutti favorevoli tranne un solo voto contrario), riceve il via libera di uno dei due rami del parlamento.
"L'Italia dei piccoli comuni - ha rircordato Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente e ideatore della legge - è spesso in deficit a causa di spopolamento, impoverimento e assenza di investimenti. Queste non sono però aree deboli, ma soltanto aree non messe in condizione di competere e dunque costrette a tenere 'sotterrati' i propri talenti. Questa legge può essere un primo passo per trasformare un problema in opportunità: occorre investire in queste migliaia di centri storici che custodiscono un immenso patrimonio culturale, storico, naturalistico ed enogastronomico".
Più nel dettaglio la legge prevede una serie di incentivi economici (ma anche anagrafici, come la norma che consente di registrare nei piccoli comuni bimbi nati altrove) per ripopolare i borghi più piccoli: si va dall'Ici ridotta a una diminuzione dell'imposta di registro per l'acquisto di immobili. Ciascuna regione può decidere incentivi finanziari e premi di insediamento a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza o il lavoro in un piccolo comune.
Incentivi che valgono naturalmente anche per i residenti che ristrutturano la propria casa o avviano una attività economica. Centrale è poi il tema dei servizi: scuole, uffici postali, sportelli bancari, sanità. Le regioni possono ad esempio stipulare convenzioni con gli uffici scolastici
Tornando invece all'iter di questa legge, vale la pena sottolineare alcune tappe significative. Inizialmente fu fatto un primo studio (Legambiente, Confcommercio e Serico-Cresme) che evidenziava la fragilità di questa Italia minore, ma anche le enormi potenzialità turistiche, storiche ed economiche dei piccoli campanili. Quindi vi è stato l'avvio, da parte di Legambiente, di una vera e propria campagna (con la partnership di Maurizio Costanzo Show e Sette) per valorizzare i piccoli comuni e sostenere la legge.
Una campagna che ha visto l'adesione di tanti comuni (oltre 500), province, regioni, comunità montane, enti parco. L'iniziativa di Legambiente ha ricevuto anche il plauso del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. "Questi borghi - ha detto il capo dello Stato nel maggio scorso - rappresentano un presidio di civiltà, concorrono a formare un argine contro il degrado idrogeologico e spesso possiedono impianti urbani di grande valore storico".
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