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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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La sete, la guerra e i bidoni
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La Regione Toscana, la Comunità Montana, l’Ato, i comuni dell'Elba sono stati convocati, nei giorni scorsi, al Ministero dell'Ambiente per una specie di cerimonia: ll Ministro, il cecinese Altero Matteoli, doveva consegnare loro un regalo, un dissalatore, uno strumento meraviglioso, un concentrato di fantasia ed alta tecnologia che istallato all'Elba, in un ex fabbrica di sardine in scatola avrebbe risolto per sempre il problema della mancanza d'acqua
Dovrebbe funzionare po’ come il bruciatore del Buraccio (regalo, questo, "disinteressato" della Regione) che avrebbe dovuto risolvere il problema dei rifiuti: si rivelò, come tutti sanno, un bidone al veleno che portò alcuni cittadini all’ospedale, i dirigenti davanti ai giudici, i sindaci (quelli onesti) a chiedersi dove avevano la testa, e i poveri contribuenti a pagare la spazzatura a peso d'oro.
Anche questo gioiello (che ci viene regalato se ci venisse imposto, come una soluzione di tipo strutturale, e non come pezza in caso di emergenze) avrebbe tutte le potenzialità per diventare un secondo bidone. Certo, essendo un regalo, si capisce, non può essere rifiutato, ma scaricherebbe i suoi effetti negativi sulle spalle dei poveri contribuenti.
Costa circa 5 miliardi di vecchie lire, produce acqua di pessima qualità, produce una micidiale salamoia inquinante, è rumoroso, ha bisogno di continua manutenzione, ha un considerevole impatto ambientale, ci servirà solo per 2 mesi e negli altri dieci mesi rimarrà ad arrugginire, produce acqua al costo di 5000 lire al metro cubo.
Nei soli mesi di punta, il costo complessivo peserà sulla collettività per 2 Miliardi di lire. Tutte queste spese, come per i rifiuti, saranno scaricate sui contribuenti, e in maggior misura sulle aziende turistiche.
Ma il dissalatore ha ben altre credenziali: se risulterà un bidone, non sarà, questa volta, un bidone "di sinistra" ma... un bidone "di destra" perché viene dal ministro Matteoli. E... sarà anche "democratico" perché realizzato da una società americana impegnata nella guerra "democratica" contro l'Irak.
Infatti fonti serie (è il caso di dirlo) rivelano che se ne occuperà Ho2 Matrix, una multinazionale americana con sedi in Massachusetts e in Florida, specializzata in Water supply (rifornimenti idrici) e molto legata alla amministrazione Bush che le ha dato il compito di rifornire d'acqua l'esercito americano assettato dal sole e dal Gibli e impegnato nello sforzo di portare la democrazia al popolo irakeno.
Alla Matrix, Bush ha dato anche l'incarico di rifornire il lager di Guantanamo, dove gli americani tengono rinchiusi miglia di sospetti terroristi, senza prove, senza processo e in violazione dei diritti umani.
Questa società, così come le multinazionali del petrolio, degli armamenti, o quelle che otterranno gli appalti per la ricostruzione di ciò che stanno distruggendo, faranno guadagni giganteschi. Questa società, che partecipa attivamente alla guerra contro l’Irak, essendo parte integrante del sistema logistico, non avrebbe certo bisogno qui 5 Miliardi del dissalatore di Marciana Marina, soldi che avrebbero fatto invece più comodo ad una ditta italiana. Ma noi siamo fatti così, noi, nel nostro piccolo vogliamo aiutare chi... contribuisce a diffondere pace e democrazia. La sete degli elbani serve anche a questo.
Elba 2000
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