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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Cosimo de' Medici srl: è ancora polemica
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"La mozione presentata dai Gruppi consiliari di minoranza di Portoferraio sullo stato di dissesto economico della società Cosimo de' Medici getta una luce preoccupante sul modo in cui gli Amministratori del centro destra portoferraiese gestiscono il denaro pubblico".
Va giù duro, dunque, Rifondazione comunista commentando quello che a Portoferraio è l'argomento di maggior polemica politica, tema che potrebbe rivelarsi una infida buccia di banana per l'attuale amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Ageno.
Come è noto infatti sulla Cosimo de' Medici, il cui capitale appartiene per il 99% al Comune di Portoferraio e per l'1% alla Banca dell'Elba, convergevano aspettative a dir poco rosse sotto l'aspetto economico dato che essa gestisce il porto turistico nella Darsena Medicea e numerosi "contenitori" culturali e sportivi.
"In questi anni - ricorda Rifondazione, un po' girando il coltello nella ferita - invece della propagandata efficienza promossa da Ageno edal vicesindaco Fuochi, abbiamo assistito ad un peggioramento del livello dei servizi (specialmente per quanto riguarda la vera ricchezza di Portoferraio, le Fortezze Medicee, quasi sempre chiuse ed in stato di abbandono) accompagnato da sempre piu' preoccupanti buchi di bilancio".
"Di fronte alle denunce gravissime delle minoranze consiliari - continua la nota diffusa da Rifondazione - il Sindaco di Forza Italia tace. Ne capiamo l'imbarazzo ma è ingiustificabile il tentativo di rinviare la discussione in Consiglio Comunale sull'argomento che, per l'importanza della questione, sarebbe opportuno convocare quanto prima in un orario che consenta la massima partecipazione dei cittadini".
E già, perché c'è anche questo aspetto, forse il più grave. Non solo la Cosimo de' Medici è in rosso quando ci si aspettava andasse a gonfie vele, c'è anche il silenzio su questo dato che la vicenda non è stata fino ad ora mai discussa in Consiglio comunale.
"Si omette ogni forma di controllo e di intervento - si legge ancora nella nota - su una società che ha già abbondantemente perso il proprio capitale sociale. La consapevolezza degli attuali Amministratori comunali dell'impossibilità di una loro rielezione non giustifica il fato che si faccia scempio della città e delle sue finanze lasciando terra bruciata e portando il Comune al pericolo del dissesto finanziario".
Lo scritto di Rifondazione comunista si conclude con l'appello ai gruppi di opposizione affinché esercitino "con il massimo della forza possibile il ruolo di controllo politico chiedendo, come loro diritto, l'immediata convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc".
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