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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Viabilità tirrenica: siamo all'emergenza
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"Non si può giocare con la sicurezza dei cittadini pur di realizzare l’Autostrada sul Corridoio Tirrenico da Grosseto a Civitavecchia. La Strada statale 1 Aurelia va adeguata e potenziata in sede, secondo il progetto Anas del 2001 da aggiornare alla nuova normativa", questo chiedono il Wwf Italia, Italia Nostra e Legambiente.
Il tema è spinoso e controverso da troppi anni ormai. Il così detto corridoio tirrenico rappresenta un buco doloroso nella rete autostradale italiana. Tra Civitavecchia e Rosignano infatti l'autostrada A12 ha una lunga interruzione e si percorre l'Aurelia.
Questa strada statale ha oggi un tracciato discontinuo: buono tra Rosignano e Grosseto dopo gli allargamenti a quattro corsie portati a termine nei decenni passati, caratterizzato invece da pericolose strozzature a due corsie tra Grosseto Sud a Civitavecchia (in particolare tra Tarquinia e Montalto di Castro e tra La Torba e il Chiarore a Capalbio).
Da non dimenticare poi la presenza di una serie pericolosa di incroci a raso nel tratto della Maremma toscana, oltre alle problematiche che sorgono in corrispondenza delle aree urbane di Albinia e Orbetello. Insomma, una situazione da risolvere subito quantomeno per porre un argine al gran numero di incidenti che si verificano in questo importante tratto di viabilità nazionale.
"Nonostante questo scenario - commentano le associazioni ambientaliste - il Governo e la Regione Toscana rilanciano come unica ricetta diverse ipotesi autostradali, di cui ad oggi non esiste alcuna definizione progettuale, tanto meno un accordo sul tracciato definitivo, né certezza sui tempi di realizzazione, non spiegando quali vantaggi vengano a una zona di grande pregio agricolo e paesaggistico, leader nella produzione agricola biologica e primo distretto agrario d’Europa, e dove pensino di trovare le ingenti risorse economiche necessarie alla realizzazione di queste infrastrutture".
"I costi - continuano gli ambientalisti - delle ipotesi di autostrada interna e di quella costiera sono rispettivamente di due o quasi quattro volte superiori rispetto a quelli dell’adeguamento dell’Aurelia a quattro corsie più corsie di emergenza, con una sezione di 23 metri, completa di spartitraffico (il cui costo di realizzazione è stato calcolato in 750 milioni di euro) contemplato dal progetto definitivo Anas redatto nel giugno 2001".
Un scenario chiaro dunque secondo le associazioni: costruire un'autostrada sarebbe una scelta invasiva sotto l'aspetto ambientale, costosa e... si farebbe chissà quando. Invece c'è bisogno di rendere subito l'Aurelia una strada veloce e sicura, e si può fare!
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