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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Aree marine protette: la sinistra si confronta
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Si è svolto, nei giorni scorsi, nella sala consiliare del comune di Capoliveri, organizzato dal gruppo consiliare di Capoliveri Democratica guidato da Milena Briano, l'incontro sulla proposta di istituzione dell'area marina protetta intorno alle isole dell'arcipelago.
Erano presenti l'assessore provinciale Franco Franchini, Maurizio Wurtz, docente di Biologia dei Cetacei all'Università di Genova, Nadia Repetto, ex direttore dell'Area Marina Protetta di Portofino e Stefano Gini, presidente di Lega Pesca.
Non c'era invece il commissario del Parco, Ruggero Barbetti, invitato alla discussione per illustrare la proposta di istituzione dell'area marina protetta di Capoliveri e confrontare criteri e prospettive.
Nell'introduzione di Milena Briano è stata riaffermata la straordinaria vocazione ambientale e culturale di queste coste e di questo mare, l'esigenza "incontrovertibile di uno sviluppo sostenibile del territorio, il riconoscimento delle risorse naturali, storiche e architettoniche come vere e proprie materie prime e nuovi giacimenti occupazionali per l'economia" e si è sottolineata la necessità "di portare avanti una vera ed efficace politica del mare".
"Una politica - ha ricordato Briano - che non può prescindere dal riconoscimento reciproco dei vari interlocutori come portatori di elementi di competenza e di verità tra loro complementari che, dialogando, arrivano a proposte di interesse generale per gli uomini e per l'ambiente".
Stefano Gini ha invece ribadito le proposte già presentate Parco Nazionale dell'Arcipelago anni or sono, proposte che "agivano in un contesto che aveva come riferimento non solo piccoli interventi ma tutti gli ettari di mare protetto del Parco, proposte e progetti che intervenivano sulle modalità di gestione del territorio marino, sulle attività di pesca, sulle sue possibili conversioni, su una molteplicità di aspetti che erano stati esaminati e concertati con gli operatori del settore. Non una proposta limitativa e non articolata come sembra essere oggi quella del commissario".
Il professor Wurtz invece ha invitato tutti a "definire in primis obiettivi, metodi e finalità di quanto si propone perché solo così si possono stabilire corrette relazioni tra i diversi soggetti e solo così ognuno ha chiaro il suo compito e ciò che deve ottenere." Wurtz ha anche invitato a distinguere tra risorsa (intesa come concetto d'uso) e patrimonio (inteso come eredità di qualcosa che si lascia dopo di noi) e ha ricordato come i parchi vengano visti più frequentemente nella prima accezione.
Ha affermato che la conoscenza del territorio, come conoscenza scientifica, culturale e di frequentazione sono elementi imprescindibili per una progettazione seria e corretta e che il mare dell'arcipelago e i suoi abitanti, compresi i cetacei del Santuario, sono strettamente legati a tutte le attività che si svolgono sulle isole e sulle terre che si affacciano sul Mediterraneo.
La dottoressa Repetto ha infine portato la sua esperienza di direttore dell'Area Marina Protetta di Portofino, illustrando le modalità di istituzione di un'area marina protetta, la dislocazione delle più importanti oggi presenti, i successi e i fallimenti riscontrabili a livello italiano, l'importanza delle finalità di protezione conservazione e sviluppo, ma anche di educazione ambientale che esse implicano sulla popolazione residente, sui frequentatori e sui cittadini in generale.
Sono poi intervenuti alcuni dei presenti tra i quali l'ex presidente del Parco dell'Arcipelago, Giuseppe Tanelli che, ricordando quanto l'attività precedente abbia cambiato il sentire comune delle genti, ha manifestato il desiderio "che si continui nel lavoro di regolamentazione dell'attuale estensione di 60 mila ettari di mare protetto dal Parco e che non ci si disperda su altre strade di nuove istituzioni quando alcuni percorsi condivisi e corretti che erano già stati intrapresi non sono stati ancora compiutamente percorsi".
Il compito di concludere la tavola rotonda è stato affidato all'assessore provinciale Franchini che ha significativamente riassunto le varie proposte, integrato con riflessioni sulle opportunità di sviluppo economico delle aree parco ed annunciato che chiederà all'Amministrazione Provinciale di presentare una richiesta di convocazione della Comunità del Parco.
"La Comunità del Parco - ha detto Franchini - dovrà esprimersi sulla proposta dell'istituzione dell'Area Marina Protetta in relazione soprattutto all'abbandono di quanto già si stava perseguendo, sull'apertura ai diving dei fondali marini di Capraia, alla luce della necessità di tutela di questi fondali, e sulla necessità di dare trasparenza all'assegnazione dei servizi esterni del Parco Nazionale dell'Arcipelago. La Comunità del Parco dovrà anche verificare lo stato di fatto del Piano del Parco".
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