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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Agricoltura in Toscana: è davvero tutto ok?
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Sono state buone le performance dell'agricoltura toscana negli ultimi tempi. Questo almeno secondo i rapporti che ogni anno stilano Arsia e Irpet, enti regionali secondo i quali il settore avrebbe superato brillantemente anche una annata particolarmente difficile come è stata quella del 2002, segnata dal mediocre andamento dell'economia italiana e della grave situazione internazionale.
E in Regione Toscana i commenti sono positivi, a cominciare da quelli usati dall'assessore regionale all'agricoltura Tito Barbini nel presentare alla stampa le cifre del comparto.
Alcuni distinguo invece caratterizzano la lettura che ne dà l'opposizione di centro destra che interviene attraverso Leopoldo Provenzali, vice presidente del Consiglio regionale, e Lorenzo Zirri, presidente del gruppo di Forza Italia e membro della commissione agricoltura.
"Certi settori fanno notare i due consiglieri - sono in progresso e forniscono dati positivi, l'agriturismo in primo luogo. Bene anche il vino e il vivaismo ed alcuni prodotti di qualità. Non si può, però, dimenticare che esiste un 40% del territorio, quello dedicato all'agricoltura estensiva, cioè a grandi produzioni (ad esempio quelle cerealicole), che rimane fuori dagli effetti positivi, anche per la politica penalizzante della Comunità europea".
"Permangono quindi - aggiungono Provenzali e Zirri - situazioni problematiche che non giustificano toni trionfalistici come quelli ascoltati nella conferenza stampa dell'assessore all'agricoltura Tito Barbini. E se è opportuno seguire con attenzione le produzioni che hanno già dato risultati positivi, perché siano consolidati, è anche necessario avere un occhio di riguardo per i settori più svantaggiati adeguando la programmazione in modo che anche queste realtà possano raggiungere un trend positivo assicurando a tutta l'agricoltura toscana un futuro importante".
"Per ora - concludono - il comparto agricolo rimane la Cenerentola della nostra economia ed il governo regionale si limita purtroppo a svolgere un ruolo marginale di passacarte rispetto alla politica agricola europea e nazionale. Le intuizioni positive degli imprenditori agricoli toscani non possono essere portate a vanto della politica regionale".
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