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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Capoliveri: la voce dei Ds sulle Aree marine protette
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"Ammettiamo di non conoscere l’esistenza degli 'Studi di fattibilità per l’area marina protetta' del Ministero dell’Ambiente, risalenti al 1986. Forse sarebbe stato opportuno divulgarli, magari un po’aggiornati. Abbiamo letto però le norme per l’istituzione delle aree marine protette come diffuse oggi dal Ministero dell’Ambiente e anche noi pensiamo, sulla base di questa lettura, che la procedura seguita per l’Arcipelago Toscano sia difforme da quanto abbiamo letto".
Così i Ds di Capoliveri inserendosi nell'animato contraddittorio politico e istituzionale che anima l'Elba in questo periodo, vale a dire l'istituzione delle aree marine protette anche sul mare elbano. Sul tema, come si sa, ci sono posizioni differenti e controverse, con il commissario del Parco e sindaco di centro destra di Capoliveri, Ruggero Barbetti, fermamente convinto della bontà dell'iniziativa.
Di tutt'altro avviso i sindaci degli altri comuni elbani che invece non sembrano molto disposti a porre vincoli sul loro mare. Sullo sfondo la posizione di Legambiente, decisamente schierata con Barbetti, e quella della sinistra elbana, con i Ds in particolare che fanno notare come sia importante prima superare la situazione di commissariamento in cui versa il Parco e solo dopo fare scelte importnati come questa.
E i Ds di Capoliveri si sentono particolarmente chiamati in causa dato che al centro di tutto e di tutti c'è proprio il sindaco del loro comune e del quale sono strenui oppositori. "Non sappiamo - aggiungono a questo punto - se i Comuni alla fine presenteranno o meno proposte, ma, se non lo faranno, non sarà per fare dispetto al sindaco e commissario, Ruggero Barbetti, ma semplicemente per sancire il rispetto delle Leggi e delle Istituzioni della Repubblica Italiana".
"Probabilmente - continua la nota dei Ds capoliveresi - vogliono soltanto che la gente, le associazioni produttive, sociali, culturali, ambientali che vivono e lavorano nell’Arcipelago siano informate e coinvolte in modo chiaro e trasparente. Questo è un bisogno etico e politico ed è l’unico modo affinché una grande opportunità, quali sono le aree marine protette, non percorra di nuovo il triste cammino del 'Parco sì o Parco No'. Per quanto riguarda il fatto, che abbiamo letto, per cui nel caso dovesse cambiare governo, nessun rappresentante di Legambiente siederà nel Consiglio Direttivo del Parco, stante la situazione, ci sembra una frase quasi ridicola".
Già, perché bisogna ricordare che proprio su questo tema si è sviluppata tra Legambiente e I Ds, all'Elba, una rovente polemica e non pochi scambi di accuse, con Legambiente chiamata soprattutto a rispondere del fatto che un suo esponente di rilievo, Umberto Mazzantini, ha accetto di fare da consulente al Parco commissariato, in una situazione cioè contro la quale aveva invece fatto ricorso al Tar la Regione Toscana partendo dalla constatazione che il Monistro dell'Ambiente Matteoli, al momento di dare un nuovo presidente a questo ente per lo scadere della gestione precedente, avrebbe imposto il nome di Barbetti senza cercare un intesa con la Regione.
"Noi - concludono i Ds di Capoliveri - vogliamo soltanto vivere in un’isola e in un paese in cui almeno la dignità e l’intelligenza delle persone non siano continuamente mortificate dai più forti. Ad esempio abbiamo saputo della delibera del Comune di Capoliveri sul criticato e antiecologico campo boe a Mola. Ebbene, pensiamo che presto il sindaco commissario, come esperienza insegna, annuncerà il ritiro della delibera e che, in accordo con Legambiente, arriverà poi il progetto di approdo turistico previsto nel Piano Regionale e dopo penserà ad un eventuale campo boe aggiuntivo".
"Tutto, sia chiaro, nel rispetto della zona umida di Mola, del suo unico ecosistema, dei porti verdi, dello sviluppo sostenibile, delle esigenze degli abitanti di Capoliveri. Ci ricordiamo delle tante sollecitazione date in merito, da più parti, all’Amministrazione perché si facesse qualcosa, da tanti anni, dai tredici anni almeno in cui è al nostro governo locale. Non siamo irosi, non insultiamo nessuno e non facciamo minacce. Siamo soltanto amareggiati".
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