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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Corrotti e corruttori
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Si è abbassata notevolmente anche all'Elba la colonnina di mercurio del termomentro, quella che non si è affatto abbassata invece è la temperatura che ha reso roventi... alcune istituzioni, a cominciare dai comuni elbani. Archiviata infatti l'afa agostana sull'isola si fanno i conti con gli scandali e le inchieste giudiziarie, soprattutto quelle legate alla gestione del territorio.
Innanzitutto la cronaca. Nel nostro precedente numero, titolando "Le mani sull'Elba" parlavamo di casi di corruzione legati ad illeciti edilizio, indagini che coinvolgevano due prefetti, un giudice livornese, un ingegnere grossetano e due costruttori. Ebbene, diciamo subito che per il giudice Germano Lamberti, capo dei Gip di Livorno, è arrivato l'arresto (ai domiciliari), così come per l'ingegner Coppetelli (nome che ricorre in davvero tanti progetti edilizi elbani) e per Franco Giusti e Fiorello Filippi, questi alla guida della società edile Fil.Giust, il secondo noto anche per essere titolare di un vivaio a Porto Azzurro.
Ad incastrarli sono state intercettazioni telefoniche decisamente compromettenti che rendono molto gravi i capi di imputazione. Il giudice in particolare viene accusato di corruzione in atti giudiziari per aver rigettato una richiesta di sospensione dei lavori di costruzione di un residence nel comune di Marciana, a Procchio, che si sta realizzando su un area dichiarata dalla Regione a rischio idrogeologico e quindi al momento inedificabile.
Quanto ai due prefetti, Vincenzo Gallitto, di Livorno, e Giuseppe Pesce, di Isernia (ma commissario prefettizio a Rio Marina qualche anno fa), per ora niente arresto, ma anche loro, come il giudice avrebbero ricevuto sconti ingenti nell'acquisto di appartamenti a Cavo, frazione di Rio Marina, ed a Procchio.
Indagato infine anche un tecnico del Comune di Marciana, Gabriele Mazzari, e... potrebbe essere questi non il solo isolano. La procura di Genova infatti, che conduce l'indagine in quanto è coinvolto un magistrato livornese, avrebbe aperto anche una "trache elbana" dell'inchiesta e riguarderebbe, anche qui in seguito a intercettazioni telefoniche, due personaggi di Rio Marina. Quanto all'ingegner Coppetelli sarebbe il corruttore insieme ai due impresari edili.
Questo per riassumere. Di nuovo adesso c'è il fatto che la bufera sembra iniziare a soffiare sull'isola, con le locali amministrazioni comunali che non mancano di esternare una certa preoccupazione. Il caso infatti riporta l'attenzione sul problema della gestione del territori e sulle politiche urbanistiche dei comuni elbani, decisamente "innamorati del mattone" come mette in evidenza questo Dossier di Legambiente sulla cementificazione prevista all'Elba per il futuro immediato.
Sindaci forse preoccupati quindi, tanto che nei giorni scorsi hanno indetto una conferenza stampa sulla quale ci sembra non valga neanche tanto la pena di riferire. Questo perché i primi cittadini elbani si sono limitati a leggere e consegnare ai cronisti un documento congiunto e, di fatto, ad accusare la stampa, soprattutto quella nazionale, di dare una distorta immagine dell'Elba, definendola una sorta di isola in mano ai palazzinari.
Meglio avrebbero fatto a iniziare un percorso di autocritica e a stabilire le direttrici per un futuro di migliore gestione del territorio. Invece niente di tutto questo, una delusione dunque... La stessa Catalina Schezzini, apprezzato sindaco Ds di Rio nell'Elba, non è molto uscita da questo coro, malgrado sia stata ad esempio la prima, tra gli amministratori elbani, a non concedere alcun credito all'ingegner Coppetelli.
Sulla questione, ma in generale sul difficile momento che sta attraversando l'isola è intervenuto anche il commissario del Parco Nazionale, Ruggero Barbetti, il quale per altro invita Regione e Provincia ad un tavolo comune per decidere una volta per tutte e nel miglior modo il futuro dell'isola.
Di segno opposto poi è stato quanto ha detto in occasione della Festa dell'Unità di Portoferraio l'onorevole Mussi, parlamentare eletto nel nostro collegio e vice presidente della Camera. Fabio Mussi è stato durissimo riguardo al modo in cui l'Elba viene amministrata in questi anni dal centro destra.
Un ultima considerazione prima di concludere. Le ultime vicende giudiziarie legate all'edilizia non costituiscono l'unico "dolore" per l'Elba di queste ultime settimane. C'è anche la questione degli incendi boschivi, dolosi e, probabilmente, anch'essi legati alla gestione del territorio.
Su questo aspetto si registra l'interessante della Dia, l'antimafia insomma, con il procuratore nazionale Vigna che ricorda come la legge preveda, in effetti, che per 10 anni non si possa costruire su un terreno percorso da un incendio ma anche come, d'altro canto non esista un catasto delle aree incendiate, e come quindi sia difficile far rispettare questa legge.
Vigna ha anche messo in guardia sulla possibilità che dietro questi incendi vi sia proprio la criminalità organizzata. In altre parole la gestione del territorio, alla fine, sembra essere il denominatore comune ricorrente, e su questo sarebbe proprio necessaria una seria e approfondita riflessione.
Riusciranno i nostri amministratori a difendere l'Elba da questi diversificati e molteplici attacchi? Forse potrebbe riuscirci una nuova classe dirigente, più selezionata, forse soprattutto si potrebbe avere qualche chance con un razionalizzazione amministrativa dell'Elba attraverso la creazione di un Comune unico... Certa è comunque una cosa: bisogna far presto.
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