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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Pianosa alla Regione per sottrarla al degrado?
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Poter disporre dell'intera isola di Pianosa, tramite una sua concessione a lungo termine, o in alternativa, tramite un vero e proprio atto di acquisto. E' questa la richiesta che il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha avanzato in una lettera al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Lo scopo dell'iniziativa di Martini è quello di sottrarre al degrado uno straordinario patrimonio storico e ambientale che, dopo la dismissione del carcere di massima sicurezza nel 1998, è stato completamente abbandonato.
L'iniziativa va letta anche nel contesto delle preoccupazioni derivanti dall'inserimento dei beni immobiliari dell'isola nella Patrimonio Spa, con il rischio quindi tutt'altro che da sottovalutare di una loro probabile cessione a privati. Claudio Martini
Nella sua lettera il presidente della Regione sottolinea l'importanza che riveste per la Toscana il "mantenimento delle peculiarità dell'isola" alla quale deve essere assicurata una prospettiva di sviluppo sostenibile, in accordo con tutti gli altri enti locali interessati. "A tale scopo - scrive Martini - la Regione Toscana chiede di poter disporre dell'intera isola, evitando così una possibile frammentazione della sua proprietà, ed a tal fine propone la sua concessione in uso a lungo termine, ovvero per almeno 30 anni".
Questa sembra la strada più facilmente percorribile, anche se non è esclusa anche un'altra ipotesi, quella dell'acquisto. "Siamo comunque disponibili - spiega infatti il presidente - a valutare anche proposte diverse che garantiscano comunque la possibilità di perseguire gli stessi obiettivi. E questo fino ad arrivare ad una possibile acquisizione a titolo oneroso, anche se, per la verità, questa soluzione apparirebbe alquanto singolare considerato che i soggetti interessati sono due pubbliche amministrazioni, rappresentative entrambe, anche se in ambito diverso, della collettività alla cui utilità è destinato il bene oggetto della transazione".
Con questa iniziativa il governo regionale toscano sottolinea ancora una volta con forza la straordinaria importanza che ha per tutti l'isola di Pianosa e la necessità di intervenirvi con urgenza.
Con la sua superficie di circa mille ettari, la conformazione piatta che è all'origine del nome, una presenza umana che risale al tempo dell'Impero romano e una ricchezza ambientale che ne fa qualcosa di unico nel Mediterraneo occidentale, Pianosa dipende amministrativamente dal comune di Campo nell'Elba e dal 1996 è inserita all'interno del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano, con una rigorosa tutela anche per i suoi fondali.
Oggi è visitabile solo con visite guidate, con non più di 250 presenze giornaliere. Da quando ha concluso la sua lunga storia penitenziaria Pianosa attende ancora un progetto complessivo per il suo rilancio. Intanto si aggravano i suoi problemi, dall'emergenza idrica allo smaltimento dei rifiuti, dalle carenze infrastrutturali alle esigenze di recupero e ristrutturazione del patrimonio edilizio.
Per sottrarla al degrado la Regione Toscana è già intervenuta più volte in passato. In particolare, nel 2001 ha sottoscritto un'intesa con gli enti locali con l'obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile tramite la promozione dell'agricoltura biologica e delle attività didattiche e scientifiche.
Con questo stesso documento è stato richiesto al ministero delle finanze di attivare le procedure per concedere ad una comunità di monaci benedettini una parte dei terreni agricoli e degli immobili dell'ex carcere. Questo per assicurare a Pianosa una presenza umana in armonia con un ambiente unico e in grado di promuovere uno sviluppo rispettoso. Su questo progetto si attende ancora una risposta da parte del governo.
Tutto è fermo inoltre anche in relazione a numerose richieste, avanzate da istituti universitari e scientifici, tese ad attivare iniziative di sperimentazione e ricerca sull'isola o nelle acque circostanti. Quanto alla possibilità di un affidamento della gestione complessiva dell'isola alla Regione, in Toscana esiste già un importante precedente, quello dell'ex tenuta presidenziale di San Rossore, passata all'amministrazione regionale prima in concessione decennale e poi definitivamente in proprietà.
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