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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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L'Arcipelago aspira al riconoscimento Unesco
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Prosegue il complesso iter al termine del quale le isole dell'Arcipelago toscano potrebbero essere iscritte nella lista Unesco dei Patrimoni mondiali dell'umanità. Nei giorni scorsi il Ministero dell'Ambiente ha inviato l'architetto Carla Maurano per valutarne le caratteristiche culturali e naturali
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Si è svolta, nei giorni scorsi, la visita nell'Arcipelago Toscano, dell'architetto Carla Maurano, inviata dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, per valutare le caratteristiche culturali e naturali delle Isole di Toscana al fine di elaborare la candidatura dell'Arcipelago Toscano nella lista Unesco dei patrimoni mondiali dell'umanità.
I sopralluoghi, effettuati con il supporto dei dipendenti e i collaboratori dell'Ente Parco, nonché con la collaborazione del colonnello Francesco Pennacchini del Cta-Cfs, hanno toccato alcuni dei siti, unici nel loro genere, di carattere naturale e culturale delle Isole di Toscana.
Non è cosa semplice essere riconosciuti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Spetta al Comitato del Patrimonio Mondiale, che si riunisce alla sede centrale dell'Unesco a Parigi, iscrivere i nuovi siti nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Ad oggi, la Lista del Patrimonio Mondiale conta 754 siti, suddivisi in tre categorie: 149 appartengono ai siti naturali, 582 a quelli culturali e 23 misti. Si tratta di siti di inestimabile valore e sono gli Stati che presentano i loro candidati. La procedura di nomina parte dunque dagli Stati i quali, in un primo momento, stilano un elenco di luoghi culturali e naturali nel loro ambito territoriale che essi considerano di inestimabile valore.
In un secondo momento, selezionano un sito per la nomina a Parigi alla Lista del Patrimonio Mondiale. Uno Stato può partecipare e presentare le candidature dei suoi siti se ha ratificato la Convenzione sul Patrimonio Mondiale e se si è impegnato a proteggere il suo patrimonio culturale e naturale.
Le candidature dei siti degli Stati vengono poi presentate al Centro del Patrimonio Mondiale dell'Unesco che verifica la correttezza della presentazione delle domande. Il passo successivo è affidato a due organizzazioni non governative che svolgono un'azione di consultazione tecnica.
Gli esperti della Icomos (Consiglio Internazionale sui Siti e Monumenti) e della Iucn (Unione per la Conservazione del Mondo) visitano i siti candidati, valutano il modo in cui sono protetti e gestiti; quindi, preparano un rapporto tecnico e riscontrano in quale misura i siti sono da considerarsi di inestimabile valore universale.
Il frutto di quanto fin qui elaborato viene passato all'Ufficio del Patrimonio Mondiale, un piccolo corpo esecutivo composto di sette membri del Comitato per il Patrimonio Mondiale, che esamina le valutazioni delle due organizzazioni non governative, raccomanda una nomina o chiede ulteriori informazioni agli Stati. A questo punto si riunisce il Comitato per il Patrimonio Mondiale per la decisione finale: accettare o meno il sito che verrà iscritto nella Lista per il Patrimonio Mondiale.
Il processo, dunque, è complesso e i valori da dimostrare per far parte della lista dei "paradisi" della Terra devono essere concreti e più che validi. Ad oggi, ci sono 36 siti italiani nella Lista del Patrimonio Mondiale e alcune decine nella lista d'attesa. Le Isole di Toscana sono entrate nel complesso procedimento per la nomina e le attenzioni dimostrate dal Governo italiano sono un buon auspicio.
"Per le nostre Isole - ha detto il Commissario del Parco Ruggero Barbetti - è una sfida e un'opportunità da non perdere. Siamo pronti a mettere in mostra i valori culturali paesaggistici e naturali delle Isole di Toscana nel miglior modo possibile. Intanto siamo grati al Ministro dell'Ambiente, On. Altero Matteoli, per la considerazione e l'attenzione che dimostra da sempre per l'Arcipelago Toscano".
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