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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Comuni elbani ancora sulla graticola
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A Procchio è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza il cantiere del così detto ecomostro, l'edificio attorno al quale ruota l'indagine della procura di Genova sulla corruzione legata ad illeciti edilizi. Intanto a Portoferraio è stato dissequestrato l'Ufficio tecnico comunale, ma rimane a disposizione dei magistrati tutta la documentazione sul piano regolatore della città
Settimana intensa l'ultima sul fronte della così detta... "crisi istituzionale elbana". E' cominciata con la notizia del sequestro. da parte della Guardia di Finanza, di quello che ormai in molti chiamano l'ecomostro di Procchio, nel comune di Marciana, ovvero quell'edificio la cui costruzione era appena iniziata quando su di esso è scoppiato lo scandalo della corruzione legata agli illeciti edilizi che ha portato agli arresti di un giudice, un tecnico e due costruttori.
L'inchiesta è condotta dalla procura di Genova dato che vi è coinvolto un giudice livornese, Germano Lamberti e, a questo proposito, c'è da aggiungere che il tribunale del riesame del capoluogo Ligure ha rigettato qualche giorno fa la richiesta di arresto per un altro indagato per questa vicenda, il prefetto di Livorno Vincenzo Gallitto.
Questi è sospettato di aver fatto da tramite tra presunti i corruttori (il tecnico, ingegner Coppetelli, e i costruttori, la ditta Fil.Giust.) ed il presunto corrotto (il giudice) per far procedere il lavori a Procchio malgrado la zona, in quanto a rischio idrogeologico, non potesse per una legge regionale accogliere nuove edificazioni. Il coinvolgimento del prefetto, secondo il Tribunale del riesame, non sarebbe provato.
La vicenda ha riguardato anche il sindaco di Marciana (sotto il cui comune ricade Procchio) che ha ricevuto un avviso di garanzia che si è aggiunto a quello ricevuto dal dirigente dell'ufficio tecnico di quel comune, Gabriele Mazzarri (questi, tra l'altro, arrestato per un'altra vicenda in cui è accusato di peculato). Situazione dunque in continuo divenire e, pare, dagli sviluppi lenti nel tempo...
Un'altro comune "sulla graticola" è Portoferraio al quale, nelle settimane scorse era stato sequestrato l'intero Ufficio tecnico dai Carabinieri intenzionati a far luce su presunte irregolarità nelle procedure seguite durante l'iter del nuovo piano regolatore della città. Ebbene l'Ufficio tecnico è stato adesso dissequestrato in esecuzione di un decreto del dottor Roberto Pennisi, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, Roberto Pennisi, che a suo tempo aveva disposto il sequestro e che adesso conduce l'indagine.
I locali dell'ufficio posto al piano terra sono stati quindi restituiti alla disponibilità all'Architetto Sandra Maltinti , responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, ma gli atti relativi alla formazione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico di Portoferraio, compresa la prima stesura di quest'ultimo che era stata curata dagli Architetti Lotti e Manetti, rimangono a disposizione degli inquirenti.
Le indagini sulla politica urbanistica del capoluogo elbano dunque continuano. Una certa soddisfazione viene comunque espressa nel palazzo portoferraiese... "Siamo soddisfatti di avere nuovamente la disponibilità degli uffici - ha commentato infatti l'architetto Maltinti - presso i quali potranno così iniziare i previsti lavori di ristrutturazione per la realizzazione dell'Ufficio relazioni con il pubblico, una nuova struttura a servizio della cittadinanza per la quale il Comune di Portoferraio ha già ottenuto i finanziamenti".
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