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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Convegno a Firenze sulla riforma Moratti
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La nuova scuola valorizzerà lo studente e il ruolo delle famiglie. A sostenerlo è Leopoldo Provenzali, esponente di Forza Italia e vice presidente del Consiglio regionale toscano. Secondo Provenzali la riforma Moratti potrebbe servire ad un recupero del concetto di meritocrazia
"Il rilancio del ruolo educativo della società e quindi del suo nucleo fondamentale, la famiglia, rappresenta il cardine, la cartina di tornasole per comprendere il passaggio, potenzialmente epocale, dalla scuola di Stato ad un sistema formativo libero, maturo, pluralista".
Questo uno dei concetti fondamentali espressi da Leopoldo Provenzali, esponente del centro destra elbano e vice presidente del consiglio regionale.
Provenzali lo ha detto durante un suo intervento al convegno che è stato organizzato a Firenze dal suo partito, Forza Italia, su questo delicato e controverso tema. Il titolo del convegno era: "Dalla scuola di Stato alla scuola della società civile - Il ruolo della famiglia nel sistema educativo della riforma scolastica".
"Uno degli aspetti meno analizzati, come conseguenza ed effetto della riforma della scuola - ha proseguito Provenzali - è certamente quello della valorizzazione della famiglia nel circuito educativo. Essa potrà riappropriarsi di quella centralità persa negli ultimi anni, anche in qualità di agenzia formativa, senza più delegare in toto, ad una scuola troppo spesso non idonea a svolgere una funzione 'sostitutiva' impropria".
Provenzali ha anche sottolineato come "la riforma Moratti potrebbe servire ad un recupero, forse tardivo, ma sicuramente indispensabile, del concetto di meritocrazia: declinato nell'ottica degli studenti e degli insegnanti".
"Per i primi - ha detto - non è pensabile che la scuola possa preparare all'Università o al mondo del lavoro senza trasmettere i valori dell'impegno, del sacrificio, del premio, del merito proporzionato alle attitudini e alle possibilità individuali. Per i docenti è necessario che il loro ruolo venga rivalutato, adeguatamente valorizzato e parametrato secondo indicatori di valutazione della loro attività attendibili e significativi".
"La riforma Moratti - ha aggiunto - ha il pregio di dover essere attuata in corrispondenza di una fase storica assai fervida dal punto di vista istituzionale: cosicché il federalismo devolutivo (concernente sanità, istruzione e polizia locale) ormai in dirittura d'arrivo, andrà valutato e si confronterà anche col banco di prova rappresentato da questa riforma scolastica".
"L'augurio - ha concluso Provenzali - è che la riorganizzazione dello Stato e delle sue articolazioni, nonché di servizi primari come quello educativo, migliorino la qualità della vita dei cittadini, specialmente dei minori e di quelli più bisognosi, in modo da favorire integrazione sociale, crescita individuale, sviluppo del Paese".
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