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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Il disagio ferroviario in Toscana
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Treni: il vero problema è il contratto di servizio con Trenitalia. Si esprime così Leopoldo Provenzali, vice presidente del Consiglio regionale, sulla questione del servizio insoddisfacente, almeno secndo le recenti proteste dei pendolari, offerto delle Ferrovie in Toscana
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"La situazione attuale conferma la validità delle nostre posizioni già evidenziate nel Consiglio straordinario dello scorso febbraio. La gestione fallimentare del servizio ferroviario in Toscana è colpa di Trenitalia e della Regione che, in questi anni, non è stata capace di predisporre con l'azienda un contratto di servizio adeguato alle esigenze dei pendolari".
Non usa mezzi termini dunque il gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale per commentare lo stato del servizio ferroviario in Toscana e, nello specifico, la relazione dell'assessore Conti sui disagi e disservizi che sono ogettivamente costretti a sopportare gli utenti delle ferrovie nella nostra regione.
"La Giunta Regionale continua ad aggirare la questione - ha detto, rincarando la dose, il vice presidente forzista del Consiglio regionale Leopoldo Provenzali - parlando degli investimenti della Toscana per le infrastrutture e della futura gara di affidamento del servizio, ma queste tematiche esulano dal nocciolo del problema. I pendolari chiedono risposte rapide e concrete ai loro bisogni e l'unica soluzione è la revisione del contratto di servizio stipulato da Trenitalia e dalla Regione Toscana".
In questo senso Forza Italia ha anche presentato un ordine del giorno in cui avanza precise proposte alla Giunta Regionale.
"E' necessario inserire nel contratto - si sottolnea da parte del Gruppo - uno specifico riferimento alla politica tarrifaria (Trenitalia non può aumentare i costi dei biglietti senza il controllo della Regione) e stabilire, nero su bianco, il personale minimo che Trenitalia deve garantire per svolgere correttamente il programma di servizio. Infatti è ormai accertato che quasi tutti i disservizi derivano da scarsità di personale".
"Inoltre - ricordato ancora Provenzali - i soldi delle sanzioni a Trenitalia per le inadempienze contrattuali, anziché restare all'azienda, devono servire o per rimborsare i pendolari o per nuovi investimenti logistici e infrastrutturali".
"Poiché sono inaccettabili le accuse generiche al Governo - ha concluso - chiediamo alla Giunta di includere un rappresentante del Ministero dei Trasporti nel comitato tecnico di gestione del contratto, come peraltro accade nella maggior parte delle Regioni".
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