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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Fino a quando... figli di un dio minore?
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Pubblichiamo volentieri questo intervento del presidente della associazione dei familiari utenti psichici elbani perché ci pone davanti ad una problematica che tutti, colpevolmente, tendiamo a rimuovere. La lettera aperta che proponiamo prende le mosse dal caso delle residenze riabilitative per gli utenti psichici dell'isola. Doveva sorgere a Marciana Marina ma... ci sarebbero difficoltà
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Lettera aperta agli associati de "Il Sollievo della speranza" - Associazione elbana dei familiari degli utenti psichici
Cari amici,
scelgo questa forma comunicativa aperta, allo scopo di rendere pubblico un sentire sociale "diverso", molto poco conosciuto, e proporvi alcune riflessioni su un argomento che purtroppo sta diventando, in negativo, tema di attualità all'Elba.
Le nostre speranze, ricordate, stavano per avere un inizio, per quanto ancora solo parzialmente appropriato alle reali esigenze, di risposta concreta, dopo lunghi anni di silenzio da parte delle istituzioni sanitarie, con la prossima apertura di un centro residenziale di riabilitazione per nove dei nostri familiari ammalati.
La cooperativa aggiudicatrice della gara di appalto aveva individuato nella struttura marinese dell'ex-asilo, il luogo dove rendere operativo questo servizio sociale esistente in tutta Italia ma fino ad oggi mancante all'Elba, nonostante le nostre ripetute sottolineature. Potete quindi immaginare lo sconcerto che ho provato quando ho appreso che sono nate delle serie difficoltà nella comunità marinese alla realizzazione di questo tanto sospirato progetto.
Ricordo che qualcuno di noi aveva le lacrime agli occhi quando ci fu detto dai dirigenti sanitari che il progetto stava andando finalmente in porto, e se ora qualcuno può provare amarezza nel prendere coscienza che non tutti i settori della società hanno sviluppato un livello di sensibilità adeguato a dare risposte concrete al problema della disabilità psichica, non dobbiamo meravigliarci più di tanto, conosciamo bene il retroterra culturale che alimenta il senso di atavico tabù che ha marginalizzato la malattia psichica nella nostra società.
Chi ostacola con argomenti di pseudo opportunità il percorso delle residenze per ammalati psichici, relegandolo come non prioritario rispetto a iniziative per giovani o anziani, probabilmente ha solo bisogno di confrontarsi con chi, operatore o familiare, potrebbe aiutarlo a meglio comprendere che non è attraverso l'isolamento che si può pensare di affrontare il problema della malattia psichica.
Le esperienze più positive, in Italia e non, dimostrano che si possono ottenere risultati quanto più ci si sforza di considerare il malato psichico alla stregua di ogni altro ammalato. Evitiamo per favore di fare una guerra tra poveri. Mi appello invece a chi istituzionalmente è sempre stato dalla parte dei bisognosi, alla Chiesa, che da ultimo è quella che dovrà decidere di mantenere gli impegni presi con la Cooperativa Altamarea, che non fa calcoli di opportunità, che non fa classifiche fra bisognosi.
E poi mi appello al sindaco che, in qualità di garante dei diritti di tutti i cittadini, dovrà dimostrare di possedere equilibrio e lungimiranza. A quei cittadini marinesi che non vedono di buon occhio la realizzazione del progetto di riabilitazione per i malati psichici dico di fare uno sforzo di immaginazione serio e provino, per un momento, a pensare di trovarsi con un figlio o un fratello in condizione di dover essere aiutato perché colpiti da disturbi psichici. Forse tante perplessità potrebbero cadere.
Mario Dini - Presidente Associazione familiari utenti psichici "Il Sollievo della Speranza"
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