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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Droga: di ogni erba un fascio?
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Ipocrisia e danni della Legge Fini verranno analizzati e... "smontati" in un incontro dibattito organizzato a Portoferraio dai Verdi Arcipelago Toscano per la serata dell'8 gennaio. In questo intervento riassumono quelli che saranno i temi della serata...
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Tra le 1500 e le 2000 persone all'Elba fumano marijuana: è questo il dato statistico che si ricava, per semplice proporzione, dal dato ufficiale fornito dall'Osservatorio specializzato della Comunità Europea, quello secondo il quale, in Italia, sono 4 milioni le persone che utilizzano i derivati della pianta di canapa (Guido Blumir 2002).
Migliaia di drogati illegali all'Elba? Evidentemente no, ma che potrebbero diventarlo per legge tra breve. In gennaio infatti è previsto il ritorno in Parlamento della cosiddetta Legge Fini che, preparata da due anni di menzogne e clamorosi falsi scientifici, si appresta a metter sullo stesso piano i derivati della cannabis sativa o indica con le vere droghe pesanti.
La sera dell'8 gennaio (ore 21), nella sala della Provincia, in viale Manzoni a Portoferraio, I Verdi Arcipelago Toscano discuteranno quindi di legge sulla droga e di disagio sociale, con il parlamentare Paolo Cento, la comunità Exodus e lo psicologo Giancarlo Gasparini.
Agli inizi del secolo scorso, nelle farmacie italiane (o americane), per curare ulcera o mal di testa si poteva chiedere "un estratto di cannabis indica". La canapa è stata usata per secoli nella medicina di diverse culture in ogni parte del globo e il suo utilizzo, in particolare come analgesico ed anticonvulsivo, è stato raccomandato tra il 1840 e il 1900 soprattutto perché assolutamente sicuro, con ricadute positive quali il ritorno dell'appetito e sonno fisiologico. Negli ultimi anni diversi medici la stanno riutilizzando per usi terapeutici.
E' dunque una droga? Lo è come possono possono esserlo l'alcool, le sigarette, il caffè o il sonnifero. Si può chiamare droga una pianta utilizzata da 15 milioni di europei, con effetti minori o uguali a quelli di caffè e sigarette in termini di assuefazione, dipendenza psichica, rischio di abuso, aumento delle dosi, effetti nocivi a breve e lungo termine? Nel confronto, la vera droga pesante è piuttosto l'alcool.
Ma, al di là dei termini, che senso ha fare "di tutte le erbe un fascio", come prevede la proposta di legge di Gianfranco Fini, che ri-prevede quella punibilità dei consumatori cancellata dal popolo italiano (con oltre il 54%) nel Referendum del 1993 ( www.fuoriluogo.it )?
Certo, se la quantità consentita per uso personale fosse ad esempio quella della legislazione americana, al di là dell'ipocrisia, non cambierebbe quasi nulla, ma se fossero applicati i minimi previsti dalla legge Fini, sarebbe un disastro. Premesso che come tutte per le sostanze, è questione di misura, e quindi di rispetto di sé, riteniamo sbagliata la Legge Fini perché:
Mette assieme, in un "unico negozio" ciò che non fa male, la canapa, con ciò che fa male, le droghe pesanti. Sposta l'attenzione dall'abuso di droghe diffusissime come alcool e sigarette che sono il vero problema, producendo migliaia di morti, danni fisici e sociali enormi. Cade in una logica proibizionista che, storicamente, ha peggiorato la situazione anziché risolverla, regalando nuovi traffici e marcati alla criminalità organizzata. Distoglierebbe da compiti ben più necessari le forze dell'ordine, intasando i tribunali di migliaia di processi ideologici sul nulla. Getterebbe nella disperazione della galera migliaia di persone oggi tranquille e inserite socialmente. Rischia di divenire uno strumento di controllo sociale e di ricatto per un'area culturale, sociale e politica ampia.
Verdi Arcipelago Toscano
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