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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Acqua rossa a Porto Azzurro
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I Ds di Porto Azzurro intervengono su due temi spinosi: le carenze del sevizio di distribuzione idrica e la perdita di posti di lavoro nella società Eurit. Per quanto riguarda quest'ultimo tema, purtroppo, 8 lavoratori sono in mobilità. Sul fronte dell'acqua invece si fanno ancora i conti con rubinetti dai quali, talvolta, esce acqua che sarebbe azzardato definire potabile
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Con due distinti comunicati stampa i Ds di Porto Azzurro intervengono sul servizio di distribuzione idrica nel Comune di Porto Azzurro e sulla situazione di crisi della Società Eurit, che ha completato di recente la procedura sindacale per la messa in mobilità (ovvero per il licenziamento) di 8 lavoratori.
In merito al primo annoso problema, i Ds della sezione Conca denunciano la qualità dell'acqua, uscita di color rosso dai rubinetti, questo anche nelle ultime settimane dopo che già in estate si erano avuti disservizi serali con l'acqua che non arrivava ai secondi piani delle abitazioni o che mancava del tutto in alcune zone del paese.
Ma i Ds non si fermano qui, chiedono infatti che le bollette dei contribuenti vengano abbattute almeno del 50%, questo per la non potabilità dell'acqua non potabile che, si calcola, sia stata utilizzata soltanto per servizi quali l'uso di bagni, pulizie e servizi portuali. Per il resto, dicono, gli utenti hanno dovuto utilizzare, a loro spese, acqua minerale.
Chiedono "agli amministratori elbani, ai partiti politici, alle organizzazioni sindacali ed in primis alla Comunità montana che si adoperino al fine di dare finalmente una risposta definitiva a questo problema; che si prepari inoltre un Piano di settore, che si cerchino finanziamenti e si facciano investimenti efficaci ed oculati".
"E' opportuno - proseguono i Ds di Porto Azzurro - fare una scelta politica che inserisca il nostro servizio all'interno di un ambito territoriale provinciale, così come prevede la vigente normativa, senza perdere altro tempo prezioso alla ricerca sconclusionata e dannosa di soluzioni impercorribili ed inefficaci come quelle che da anni ipotizza, irresponsabilmente, il centro destra elbano".
Argomento del tutto diverso quello affrontato dal secondo comunicato stampa, con il quale i Ds chiedono all'amministrazione comunale di Porto Azzurro di fornire informazioni in merito al Piano industriale che la società Eurit ha predisposto in occasione della sua riorganizzazione, questo "al fine di valutare quali strumenti adottare per contrastare le eventuali ricadute che dovranno subire i lavoratori ed i cittadini elbani".
La Eurit, società mineraria che estrae il caolino dalla cava di Buraccio con 30 addetti, denuncia una crisi di mercato derivata da una negativa congiuntura internazionale e dalla crescente invasione sui mercati di prodotti provenienti dall'Asia ed Europa dell'Est. La trattativa con il sindacato si era aperta con la richiesta di tredici licenziamenti, ridotti infine a otto. Per questi lavoratori si farà ricorso all'istituto della mobilità. E per gli altri ventidue, quale futuro, si chiedono i Ds?
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