Foibe: ora c'è il Giorno del ricordo
'Il Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe è un atto di civiltà'. Lo ha detto Leopoldo provenzali, esponente elbano di Forza Italia e vice presidente del Consiglio regionale toscano commentando la legge, approvata dal Parlamento nei giorni scorsi, con la quale si istituisce una ricorrenza, il 10 febbraio, per ricordare le vittime delle foibe"L'istituzione da parte del Parlamento del 'Giorno del ricordo' in memoria delle vittime delle foibe, istriane, fiumane e dalmate, è un atto di civiltà, un segno della crescita culturale e politica del nostro Paese".
Questo il primo commento espresso dal Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Leopoldo Provenzali in merito alla legge approvata nei giorni scorsi, a titolo definitivo, dal Senato, legge con la quale si istituisce una ricorrenza, il 10 febbraio di ogni anno, per non dimenticare una delle pagine più buie della nostra storia recente.
"Come è giusto ricordare - ha aggiunto Provenzali - gli orrori dei lager nazisti, così è bene rendere testimonianza di atrocità di analoga gravità, in altri contesti e per responsabilità diverse, di qualsiasi regime, dittatoriale o autoritario, di qualunque epoca.
"Gulag, lager, foibe, sono tutti luoghi che l'umanità deve riuscire ad esorcizzare, affinché non si ripeta, in nessuna parte del mondo, ciò che è successo nel Novecento. Al contrario, ancora oggi esistono perseguitati politici e persone che perdono la vita per le proprie idee, causa la permanenza in vita di regimi dittatoriali quali Cuba, la Corea del Nord, il Laos o altri".
"Soprattutto le giovani generazioni che, fortunatamente, non hanno avuto la sventura di dover vivere direttamente sulla propria pelle situazioni di indicibile ferocia e disumanità, devono essere aiutate a coltivare quei valori, di libertà, rispetto, tolleranza, che sono decisivi per allontanare gli spettri del passato.
"Tanto più - ha concluso Provenzali - in un periodo come quello attuale, nel quale il terrorismo e la follia omicida sembrano voler fare ripiombare l'umanità nella spirale della violenza e dell'integralismo religioso e ideologico".