Parco: nasce il Barbetti bis
Nuovo incarico di Commissario straordinario del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano per Ruggero Barbetti. La sua prima nomina, comunque durata quasi un anno e mezzo, era stata invalidata dalla Corte Costituzionale che aveva accettato il ricorso della Regione Toscana nel quale si accusava il ministro dell'Ambiente di essere andato al commissariamento del Parco senza aver prima aver cercato un'intesa con Firenze sul nome di un nuovo presidente. Adesso il ministro lo ha rinominato (e la Regione farà un secondo ricorso?)"Nel ringraziare sentitamente il Ministro Altero Matteoli che, anche a riscontro dell'operato del precedente periodo di attività, ha ritenuto di affidarmi ancora una volta l'incarico di Commissario Straordinario del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, sento il dovere di esprimere la formale accettazione della nomina in quanto la considero un ulteriore atto di servizio nei confronti di tutti gli abitanti delle Isole di Toscana dove, oltretutto, sono anche orgoglioso di vivere (e il vivere su un'isola, con l'essere isolani ma anche isolati, è un concetto difficilmente comprensibile per chi è abituato a vivere in continente)".
Sono le parole con cui inizia una lettera di accetazione dell'incarico inviata alla stampa da Ruggero Barbetti, sindaco di Capoliveri, già Commissario del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano per più di un anno e per volere del ministro Matteoli e adesso ritornato al suo ruolo di guida dell'area protetta.
Era successo che, nel gennaio del 2004, una sentenza della Corte costituzionale aveva stabilito che il Ministro avrebbe dovuto cercare l'intesa con la Regione Toscana per dare al Parco un Presidente anzichè commissariare l'ente. Così Barbetti decadde.
Il ministro a quel punto, dopo qualche settimana, ha nominato un altro commissario per il tempo limitato di un mese (il direttore dello stesso Ministero dell'Ambiente, Aldo Cosentino). Adesso ha rinominato Barbetti. Questa la cronaca, alla quale si può solo aggiungere.. la rabbia per tutto questo della Regione Toscana che a più riprese ha stigmatizzato le azioni del Ministro parlando di mancanza di una ricerca di intesa (invece espressamente prevista dalla legge) e minacciando ora un nuovo ricorso contro la nuova nomina di Barbetti.
la Regione aveva del resto anche proposto nomi alternativi per la guida dell'Ente, soiprattutto esponenti del mondo scientifico. Matteoli invece ha sempre sostenuto la tesi che a guidare questo Parco Nazionale doveva esserci un sindaco elbano, quesrto per la conoscenza del luogo e della realtà dellepopolazioni interessati.
Non pochi invece giudicano addirittura incompatibili i due ruoli, una sorta di convivenza, in una sola persone, del controllore e del controllato. A parte questo comune rimane la situazione di stallo, con il Parco ancora commissariato ed il conflito istituzionale ancora tutto da risolvere.
Tornando a Barbetti, dopo il ringraziamento al Ministro, nella sua lettera parla di un compito che gli viene di nuovo affidato che, se pur limitato nel tempo, si impegna a svolgere "nel pieno rispetto delle istituzioni, ricercando ogni fattiva collaborazione anche a livello regionale, provinciale e territoriale per la realizzazione degli obiettivi contenuti nella relazione programmatica e previsionale dell'esercizio in corso".
"E, nel rammaricarmi - continua il Commissario - che non siano state ancora raggiunte intese utili per la costituzione degli organi statutari dell'Ente, colgo l'occasione per ribadire ancora una volta di non essere mai stato contrario all'istituzione dell'area protetta. E questo, almeno all'Elba, lo sanno tutti coloro che hanno vissuto gli anni dell'istituzione del Parco. È per questo motivo che ogni volta che il Presidente Martini ripete che ero contrario all'istituzione del Parco mi sento offeso come Sindaco di Capoliveri ma anche e soprattutto come uomo.
"Così come è fuorviante - conclude Barbetti - dire che il ricorso al Tar del Comune di Capoliveri, che era basato soprattutto sugli errori formali della perimetrazione, e che del resto sono oramai oggettivamente riconosciuti, corrisponde a dire che il sottoscritto fosse contrario alla istituzione del Pnat. Niente di tutto questo: la mia storia lo dimostra. E su questo punto, documenti alla mano, sono disponibile a qualsiasi confronto in qualsiasi sede".