Volontari elbani a lezione di elisoccorso
I volontari del soccorso elbano, nello specifico le Pubbliche assistenze di Porto Azzurro e Capoliveri, hanno partecipato nei giorni scorsi ad una esercitazione formativa riguardante le tecniche di soccorso con eliambulanza. L'occasione riapre però anche il dibattito sulla necessità di realizzazre un attrezzato eliporto all'Elba. Il problema è che non sembra possibile mettersi d'accordo su dove farlo...La Pubblica Assistenza di Porto Azzurro e la Croce Azzurra di Cavo hanno partecipato nei giorni scorsi ad una esercitazione formativa presso la sede 118 di Grosseto per conoscere le principali tecniche di avvicinamento e collaborazione per gli interventi con l'elicottero "Pegaso 2".
Alla lezione hanno partecipato tre squadre di soccorritori delle due Pubbliche Assistenze elbane con i relativi mezzi di soccorso, due ambulanze 118 e una automedica. Sono stati ricevuti dal responsabile coordinatore infermieri della sede, Paolo Breschigliano che ha accompagnato i soccorritori elbani a fare una visita presso la Sala Operativa del 118 di Grosseto a poche decine di metri dall'Ospedale cittadino.
La sede Operativa 118 è coordinata dal Responsabile generale Dr. Davide Corsi e la dott.essa Rita Puzzuoli è dirigente di turno della sala operativa con due operatori cha hanno spiegato le varie funzioni dei computer per le ricezioni delle chiamate, lo smistamento delle richieste di allarme in base agli incidenti, il loro triage di intervento in tutta la Provincia grossetana con le ambulanze disponibili delle associazioni di volontariato.
La Centrale Operativa 118 di Grosseto coordina anche l'elicottero "Pegaso 2" che copre anche il territorio dell'Isola d'Elba. Dopo la visita alla Centrale Operativa 118 grossetana, i volontari hanno assistito ad una lezione teorica e pratica sul servizio elisoccorso iniziato nel 1999 e funzionante per tutta la regione.
Sono tre gli elicotteri "gialli" del 118 in convenzione con la Regione Toscana e, per quanto riguarda "Pegaso 2", si sono registrati nel 2003 oltre 850 interventi per vari incidenti gravi, fra questi, di tipo agricolo, incidenti stradali, in mare per salvare bagnanti in pericolo, in collina e montagna per cadute di diverso genere, dove i soccorsi non potevano arrivare in breve tempo.
Numerosi i trasferimenti per patologie critiche da ospedale a ospedale effettuati dall'elicottero dall'Elba verso il continente, mentre aumentano i servizi anche notturni ma che necessitano di urgenti strutture illuminate e omologate per l'atterraggio. Qui i responsabili delle due associazioni Giovanni Aragona per la Pubblica Assistenza Porto Azzurro e Simone Canovaro della Croce Azzurra di Cavo, ed i tecnici dell'elicosoccorso 118 grossetano, si sono trovati tutti in accordo.
"Per l'Elba è urgente - hanno detto - la creazione della piazzola di atterraggio permanente e notturna e il sito davanti al Pronto Soccorso ospedaliero sarebbe quello ideale. Quesato per vari motivi: i pazienti che devono essere trasferiti in elicottero non subirebbero il lungo tragitto in ambulanza sulle strade elbane, spesso ricche di curve e buche accidentate che sono pericolose per l'infortunato e che aumentano il tempo di intervento dell'elicottero. La piazzola è una garanzia sanitaria per tutti, oltre ad una sicurezza certificata per l'equipaggio di Pegaso 2, che lavora oggi ai limiti di sicurezza, soprattutto di notte".
L'esercitazione è continuata alla sede di atterraggio dell'elicottero dove i volontari elbani sono stati accolti dal pilota Paolo Yuri, dal tecnico Claudio Cencini e dai loro collaboratori Angelo Bocchi e Davide Camilletto. E' stato descritto l'elicottero "Pegaso 2" con le sue caratteristiche tecniche di potenza e versalità nei diversi interventi, è stata dimostrata la cellula sanitaria riservata al medico e al paziente e le varie attrezzature sanitarie interne.
Significative infine le raccomandazioni fatte ai soccorritori sull'importanza del servizio combinato con l'elisoccorso e delle procedure di chiamata, preallarme e coordinamento di intervento con gli equipaggi a terra delle ambulanze che possano dare importanti informazioni al pilota e al medico dell'elicottero per un miglior risultato finale.