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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Un convegno regionale su nautica e porti turistici
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Un convegno regionale su nautica e porti turistici Nautica da diporto: situazione e prospettive. Tutto questo in un convegno che si è tenuto, oragnizato dalla Regione Toscana, a Castiglioncello nei giorni scorsi. La Toscana è regione ai vertici per posti barca (23 mila) e cantieristica (1.200 imprese). Attualmente sono otto i porti turistici dei quali è prevista in Toscana la reliazzazione. Tra questi c'è anche quello di Portoferraio...
La situazione, le problematiche, le prospettive legate alla nautica da diporto: di questo si è discusso nei giorni scorsi in un convegno organizzato dalla Regione Toscana al castello Pasquini di Castiglioncello, nei pressi di Livorno. Amministratori, tecnici, esperti del settore si sono confrontati su tutte le questioni legate al settore, da quelle ambientali a quelle economiche sino a quelle più spiccatamente turistiche.
Il diportismo nautico è un settore nevralgico dell'economia del mare, sia per la quantità dell'offerta (oltre 23mila posti barca disponibili), sia per la forza della sua industria (1.200 imprese per oltre cinque mila addetti).
Ma è anche un settore molto complesso, per il cui sviluppo entrano in gioco componenti diverse, di tipo territoriale (l'inserimento dei porti negli strumenti di pianificazione) e ambientale, legate al turismo (la valorizzazione delle coste) come all'industria (i cantieri e tutte le attività indotte).
"Sono aspetti molto diversi - ha detto l'assessore regionale a urbanistica, viabilità e trasporti Riccardo Conti - che possono convivere all'interno di uno stesso modello, quello dello sviluppo sostenibile, cioè il modello che abbiamo scelto per la Toscana. Siamo convinti che si può fare buon uso del patrimonio legato alla nautica. Buon uso significa servizi di prima qualità capaci di rispondere a tutte le necessità di chi approda in un porto turistico. Significa anche incremento e sostegno di una filiera altamente specializzata che comprende naturalmente la cantieristica, leader mondiale del settore. E infine significa il rispetto dell'ambiente".
"Buon uso delle risorse - ha proseguito - è stato il criterio cui ci siamo attenuti fin qui e cui, con le indicazioni del convegno di oggi, ci atterremo in futuro, consapevoli del lavoro che ci attende: penso in particolare all'impegno che ci siamo assunti per trasformare in porti o approdi turistici i numerosi ormeggi presenti, per migliorare gli standard qualitativi, i servizi e quindi sviluppare l'economia del mare".
Nel corso del convegno sono stati diffusi dati e statistiche capaci di fotografare la situazione del diportismo nautico in Toscana. Dal 'censimento' di porti e approdi turistici è emersa la presenza nella nostra regione di circa 23mila posti barca, concentrati in 28 porti e approdi turistici. Un numero che ci colloca ai vertici nazionali dopo Liguria e Campania.
Una fetta consistente di questi posti (circa 18mila) ha però caratteristica di ormeggio, quindi un livello minimo di servizi e attrezzature disponibili. Per questo sono previsti dal piano regionale e in corso di realizzazione nuovi porti turistici in grado di garantire o la trasformazione degli ormeggi o la creazione di nuovi posti barca con standard di servizi superiori e capacità maggiore di creare sviluppo economico e posti lavoro.
I porti turistici in fase di realizzazione sono 8: Carrara (Lavello) Viareggio, Pisa (Foce dell'Arno), Cecina (Foce Cecina), Orbetello (Talamone), Monte Argentario (valle), Portoferraio e Capraia. Complessivamente garantiranno un totale di 6.350 posti barca. Se la possibilità di accogliere un numero considerevole di imbarcazioni alimenta un turismo, quello nautico, che ha avuto una notevole crescita, molto rilevante nel diportismo nautico toscano è anche l'aspetto legato alla cantieristica, e quindi all'industria nautica.
Secondo le più recenti indagini sono oltre 1.200 le imprese che operano in questo settore, con oltre 5mila addetti, cui vanno aggiunti tutti coloro che operano nell'indotto. I cantieri navali per il diportismo sono diffusi in tutta la costa: l'area pisana, viareggina e pisana è specializzata nelle barche di lusso, quella di Livorno e Grosseto nelle barche medio piccole.
Il fatturato complessivo del settore sfiora i 3 miliardi di euro, in gran parte legati a commesse che vengono dall'estero. Tra i principali Paesi dove vengono esportate barche piccole e medie la Francia, la Croazia, la Grecia e la Slovenia. Nel settore dei mega yacht troviamo ancora in prima linea Francia, Gran Bretagna, Usa, Emirati Arabi. E, in prospettiva, si aprono nuovi mercati come quelli della Russia e della Cina. |
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