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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
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I parchi fantasma
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I parchi fantasma La Toscana ospita sul suo territorio, per intero o in parte, tre parchi nazionali: Appennino tosco emiliano, Foreste casentinesi e Arcipelago toscano. Ebbene, sono tutti e tre commissariati da ormai troppo tempo. Quello dell'Arcipelago, in particolare, preoccupa. Una situazione davvero incredibile che causa un grave spreco di risorse pubbliche e la paralisi di questi enti
di Renzo Moschini
Il 10 dicembre a Roma si sono riuniti i parchi italiani. All'assemblea, convocata dalla Federazione nazionale dei parchi, la Toscana sarà rappresentata soltanto dai tre parchi regionali perché i 3 nazionali sono ancora commissariati. Nessuna regione, neppure in questi tempi procellosi per le aree protette, è al momento nella stessa paradossale e gravissima situazione.
In una recente dichiarazione rilasciata a ToscanaParchi, la rivista del Coordinamento toscano, il ministro Matteoli ha dichiarato che presto incontrerà le due regioni interessate, Toscana ed Emilia Romagna, per un esame di questa incredibile e scandalosa situazione.
Inutile dire che ci auguriamo che sia questa finalmente la volta buona, anche se non ci sono fino a questo momento conferme al riguardo. Sarà che, come si dice, a tutto si fa il callo, ma si ha l'impressione che non sia stata finora avvertita la gravità del protrarsi di questo incocepibile stato di cose che ha visto, pochi giorni fa, prorogare il commissariamento del Parco dell'Arcipelago Toscano che dura ormai da 20 mesi.
Quando faremo un bilancio degli effetti rovinosi, dal punto di vista della credibilità, del prestigio e della dignità delle istituzioni, di questo arrogante e irresponsabile comportamento ministeriale ci sarà da stare poco allegri.
Si parla spesso a proposito, ma anche non di rado a sproposito, del consenso delle comunità locali ai parchi e alle politiche di protezione speciale che essi, tra non poche difficoltà ed anche incidenti di percorso, portano avanti. Qualcuno ha valutato cosa significa paralizzare per mesi e anni istituzioni così delicate e così bisognose di acquisire sul campo ogni giorno il consenso indispensabile appunto a far girare le cose nel verso giusto?
Quelli che ci hanno ammannito anche di recente le loro rampogne e prediche sui i parchi che sarebbero stati finora poco aperti, troppo vincolistici e altre balle del genere, pensano che così avremo un futuro migliore? E' questo il modello di governo che vorrebbero impiantare anche in Toscana, è questa la sfida che intendono lanciare a chi i suoi parchi li fa regolarmente funzionare da anni? |
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