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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Un Sistema Mare tutto toscano
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Un Sistema Mare tutto toscano A Livorno l'assessore regionale al bilancio, alla programmazione e al coordinamento delle politiche del mare, Marco Montemagni, ha spiegato il progetto integrato della Regione a favore della risorsa mare: 34 milioni e 700 mila euro da investire sul mare e la sua economia. Previsti interventi pubblici e privati, con un occhio rivolto in particolare al settore della nautica da diporto
Un progetto della Regione Toscana che nasce con il contributo anche delle amministrazioni provinciali di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto: otto misure, dallo sviluppo economico ai trasporti, dall'ambiente alla formazione professionale e la cultura, per 14 azioni e 25 interventi regionali oggi e forse di più in futuro: un investimento pubblico e privato da 34 milioni e 700 mila euro.
E' il 'Progetto Integrato del Sistema Mare della Toscana', di cui ha parlatonei giorni scorsi, a Livorno, in un incontro pubblico organizzato dai tre sindacati confederali, l'assessore regionale al bilancio, alla programmazione e al coordinamento delle politiche del mare, Marco Montemagni.
"E' uno strumento per sua natura in continua evoluzione, - ha spiegato - a cui stiamo lavorando da tempo ed ora è finalmente pronto. Quattro azioni riguardano settori fondamentali come il turismo, la nautica, i trasporti, la pesca e l'acquacoltura. Ma la caratteristica principale del progetto è la sua intersettorialità e l'integrazione tra obiettivi diversi, tenendo sempre presente il sistema territoriale su cui si va a intervenire. Per lo sviluppo dell'occupazione e delle risorse umane è prevista una misura specifica con un investimento di un milione e 108 mila euro: formazione, ma anche riqualificazione e riconversione professionale".
"Il massiccio processo di deindustrializzazione che ha interessato soprattutto la costa - ha aggiunto Montemagni - ha imposto un profondo cambiamento. Ed ancora oggi sono presenti i segni del disagio lasciati dal processo di trasformazione produttiva. Solo due dati: il tasso di occupazione medio nelle province costiere è stato nel 2003 del 58%, quattro punti in meno rispetto alla media toscana, a Massa Carrara non è andato oltre il 52,3% e a Livorno si è fermato al 55,5 per cento".
L'obiettivo è riconquistare competitività: "attenti alle sinergie, - ha sottolineato l'assessore - ma senza dimenticare la sostenibilità ambientale". Nel suo intervento Montemagni si è poi soffermato sulla questione ancora aperta dell'Autorità portuale di Livorno priva di un suo presidente, del porto di Marina di Carrara e sul futuro in Toscana della cantieristica mercantile.
"Ci sono nodi di grande rilievo da sciogliere - ha detto Montemagni -. Uno riguarda l'Autorità portuale di Livorno: un ente commissariato non può svolgere, per sua natura, quella funzione attiva di sviluppo che invece tutto il sistema logistico e marittimo della Toscana deve avere e per cui la Regione si sta impegnando. Il presidente Martini ha proposto al ministro ai trasporti una terna di nomi molto qualificata, ma non c'è stata nessuna risposta. Ad un identico atteggiamento del Governo, che non sembra tener conto delle prerogative e delle legittime funzioni delle realtà territoriali, assistiamo sul porto di Marina di Carrara: il piano regolatore che si propone di sviluppare quelle infrastrutture è inftati ancora bloccato dall'amministrazione centrale".
"L'ultima questione - ha concluso Montemagni - riguarda i Nuovi Cantieri Apuania a Carrara. L'attuale situazione di difficoltà deve trovare uno sbocco che garantisca il permanere della produzione cantieristica mercantile e la salvaguardia dei livelli occupazionali. E' interesse di tutta la Toscana. Governo, Fintecna e Sviluppo Italia devono fare la loro parte con adeguati finanziamenti e con un valido piano industriale. Un settore in continua espansione e con forti e interessanti realtà lungo tutta la costa toscana è invece quello della nautica da diporto". |
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