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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Porto Azzurro e il suo futuro
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Il movimento Elba 2000 interviene commentando una iniziativa molto criticata del Comune di Porto Azzurro che vorrebbe che la locale Casa di reclusione sopprimesse il regime di semilibertà per ancuni dei suoi detenuti. Tutto questo è stato messo nero su bianco in una seduta del Consiglio comunale dalla quale è uscita anche la richiesta che il paese divenga sede di un casinò. In molti hanno associato i due temi vedendo, in una futura chiusura del carcere, la possibilità che si liberari una magnifica sede per roulettes e slot machines...
Secondo quanto riportato della stampa, il consiglio comunale di Porto Azzurro avrebbe chiesto al ministero competente la soppressione della sezione "semiliberi" attiva presso il carcere di Forte San Giacomo. Il motivo risiederebbe nel fatto che questi detenuti, che escono durante il giorno per lavorare e rientrano in carcere la notte, (sarebbero una decina), creerebbero danni alla popolazione.
Non si riesce a capire in che cosa consistano questi danni alla popolazione. Se vi fossero stati comportamenti sanzionabili, sarebbe stato obbligo di coloro che ne erano venuti a conoscenza, denunciarli in modo che le persone responsabili venissero punite.
E non chiedere, in sostanza, che vengano puniti anche coloro che si comportano bene e che si trovano in una delicata fase di recupero. Secondo noi, è poco credibile che siano questi i motivi. Probabilmente ci sono motivi più gravi, ma che non riguardano i "semiliberi" ma riguardano i componenti il consiglio comunale di Porto Azzurro.
Nella stessa seduta si è votato anche la richiesta per l'apertura di un Casinò. E' il sogno: la piazzetta spagnola ripulita dai secondini e dai condannati "semiliberi" e riempita dai ricchi del mondo; il porto ripulito dalle navi della Toremar che scaricano autotreni e macchine; liberato anche dai pescherecci che appestano l'aria, e riempito di panfili miliardari; ripuliti gli alberghi da mamme, mogli e figli dei detenuti, con i loro vestiti dozzinali e i volti stanchi.
Basta con tutto questo. Porto Azzurro si proietta nel sogno della ricchezza fatto di luci, lustrini, ville e piscine, trafficanti e prostitute d'alto bordo; basta con quelle extracomunitarie che lo fanno per disperazione. Porto Azzurro non merita di meno. Deve riprendere il cammino iniziato nel dopoguerra, quando si liberò del vecchio nome di Portolongone
Certo, nei sogni non c'è mai peccato ma ci può essere ingenuità, così come nelle scelte politiche ci può esser buona fede ma c'è sempre responsabilità. Ed è gravissima, soprattutto, quella dei consiglieri di sinistra che hanno votato a favore, confermando una deriva forcaiola, già manifestatasi in altre zone dell'isola.
La stessa sinistra si è espressa, invece, contro l'apertura di un casinò. Si suppone per moralità. A conferma di come l'ipocrisia non lasci dignità a chi non riesce neanche ed essere coerente con i propri errori.
Elba 2000
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